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Festival dei Diritti Umani, tre serate insieme 8/10 maggio 2024

Festival dei Diritti Umani, tre serate insieme 8/10 maggio 2024

Dall'8 al 10 maggio le serate del Festival saranno momenti di condivisione sui diritti, la politica, le testimonianze, il teatro che riporta sulla scena il dramma del reale. E, perché no, anche un momento di convivialità per fare comunità e condivisione. Vediamo nello specifico le tre serate.

8 MAGGIO 2024

Un bagliore. I cortei, i cartelli scritti a mano, i mazzi di chiavi agitate ai presidi, la bolsa richiesta di silenzio si è trasformata in rumorosa protesta nelle scuole. Dopo il femminicidio di Giulia Cecchettin c’è stato un bagliore di consapevolezza. E ancora: scrittrici e giornaliste hanno comunicato la loro esperienza personale con la violenza di genere. Le botte, il sesso senza consenso, la svalutazione, il ricatto economico. Perché questo bagliore non si affievolisca portiamo al Festival dei Diritti Umani l’esperienza di queste scrittrici e giornaliste accomunate dalla sigla Unite-Azione Letteraria, in dialogo con chi si occupa di curare le ferite della violenza di genere e Amnesty International.

Ingresso libero, per iscriversi cliccare qui

 

9 MAGGIO 2024

Cosa resta di una guerra? Più forte dell’odio c’è solo il dialogo che nasce perché si è stanchi di guerra. Rami, israeliano, e Bassam, palestinese, ci sono passati. Hanno pianto le loro bambine uccise dai rispettivi nemici. Hanno odiato. Ma quando sono riusciti a guardarsi negli occhi, da vicino, hanno capito che dovevano rompere questa spirale. “Abbiamo fatto un patto - hanno detto allo scrittore Colum McCann che ha dedicato loro il libro Aperoigon -  vivere in pace, perché non c’è nulla che valga in sangue dei nostri bambini”. Quel libro è diventato un recital, portato in scena da Massimo Somaglino e Alessandro Lussiana. Uno sconquasso, un pugno allo stomaco, una scossa per guardare con occhi diversi quanto sta accadendo in Medio Oriente, un barlume di speranza.

Ingresso con donazione minima di euro 30,00, per iscriversi info@fondazionedirittiumani.org

 

10 MAGGIO 2024

Ammettiamolo: più che sui libri abbiamo scoperto valori come libertà, diritto d’espressione, solidarietà attraverso le canzoni. A seconda dell’età ci siamo emozionati con Strange fruit o con Like a girl; abbiamo fischiettato Victor Jara o Ghali…insomma abbiamo cantato i diritti prima di conoscerne la storia. Ed è un bene, perché così ci sono rimasti impressi, legati a ricordi piacevoli. Non sono solo canzonette: forse Mandela Day ha contribuito alla liberazione del leader sudafricano; Bruce Springsteen con The ghost of Tom Joad ha scritto un trattato sulla povertà. E allora perché non chiudere il Festival dei Diritti Umani ripercorrendo e ampliando questa play list. Noi ci mettiamo la musica, la passione la portate voi.

Entrata libera, ma con iscrizione all'associazione del Tempio del futuro perduto.
Se volete portarvi avanti procedete tramite il qrcode che trovate qui nell'iscrizione

 

 

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