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Daniel Zaccaro

Daniel Zaccaro

Nasce trent’anni fa a Milano a Quarto Oggiaro, nella periferia milanese. In famiglia il clima è teso, pochi soldi e continui litigi. Cresce nei cortili delle case popolari, ama il calcio e in campo è il più forte, tanto che a dieci anni gioca con la maglia dell’Inter. Le aspettative su di lui sono altissime, e non vuole deluderle. Ma quando, durante una partita, Daniel manca il goal decisivo, il sogno di diventare un calciatore famoso è infranto per sempre. Alle medie Daniel è un bullo temuto da tutti, carico di rabbia e aggressività; sente che l’unico modo per guadagnarsi il rispetto è incutere paura e non temere niente, neanche di fare un colpo in banca. E infatti, lui le rapine arriva a farle per davvero, finché finisce al Beccaria, il carcere minorile.
È considerato un ragazzo perduto, irrecuperabile; a segnare la svolta, l’incontro con don Claudio, il cappellano del carcere; Daniel viene affidato alla sua comunità, che accoglie i “ragazzi difficili” e lentamente impara a guardare le cose da una nuova prospettiva. Oggi Daniel è laureato in scienze dell’educazione all’Università Cattolica di Milano, ha lavorato presso il Comune di Milano nel settore servizi sociali, lavora ora per l’associazione Kayrós come educatore.

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